750 grammes
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Blog  di antonio,felice caiazzo

Gastromomia: A spasso nel tempo;un viaggio al limite del verosimile, nelle tradizioni,curiositá,scenze fornelli,con l´aiuto di tanti amici.per svelare piccole curiositá attinenti al mondo della cucina

I dominatori di un era scomparsa.

L´audato sí ; mi´Signore; per sora"Luna e le stelle; in celu l´ái formate clarite et pretiose et belle.

laudato sí ´mi´signore; perfrate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo;

laudato si´mi signore,per sor´acqua; la quale e´multo utile et pretiosa et casta.

laudato si´mi´signore per frate focu per lo quale enallumini la nocte ed ello

bello et iocundo robustoso et forte.

salve sono sempre "me" colui che durante i suoi viaggi di fantasia ha giá avuto lo grande onore di cucinare per lo "caravaggio"(il maradona del pennello);per "giordano bruno";per lo "ambrogio da nola" per il "sommo fiorentino",e non ultimo "Francesco".

il poverello d´assisi.e bene voi non ci crederete ma durante quest´ultimo viaggio di fantasia francesco mi fece capire a parole sue,che questi personaggi che avevo incontrato erano i condomini,del mio animo, ed ogni tanto qualcuno di loro si affacciava nella mia memoria per vedere come andavano le cose!...sí ´a´francé.... ma perché propio questi personaggi.perché non "Berlusconi", oppure "Bossi".  accennó un sorriso a fatica,eravamo giú nel portico del monastero; lui giá molto ammalato; mi rispose e bravo frate antonio, volevi incontrare lo frate silvio e lo frate umberto. sicuramente per preparargli un buon zuppone. scordati !-  ehm!..... lo frate silvio e lo frate umberto?!!!!

HA GIÁ..... DIMENTICAVO LUI CHIAMAVA TUTTI COSÍ ;"FRATE E SORA" !!!

anche me medesimo un povero derelitto che aveva trascorso la sua vita da sguattero tra conventi, e  qualche chiesa.peró devo dire che grazie alla chiesa la mia fama di inserviente di cucina si espandeva a macchia d´olio quasi con la stessa intensitá che si espande la marea nera in questi giorni;mi riferisco alla fuoriuscita di greggio che si disperde in mare,quella che esce dai  pozzi dei frate  petrolieri inglesi."  BP!! "a cui rivolgo ogni giorno le mie preghiere!!questi erano i miei pensieri piú intimi: mentre pelavo due patate!....francesco che giá  gli erano state impresse le stimmate ( ferite) DELLA PASSIONE DI CRISTO. era intento a spiegarmi le affinitá del mio intimo, e a come potesse in qualche modo assomigliare,agli animi dei miei condomini. mi disse tu hai la pazzia del caravaggio,la gentilezza del dante,la ribellione del bruno,la curiositá di colombo e cosí via!!!- capisco e , di te frate francesco?- di me!-..... su frate antonio: e me lo chiedi? - di me tu porti in corpo le stimmate quelle che putroppo non si vedono.vuoi dire che anche io come il cristo sono stato messo in croce. no di piú a te ti METTERANNO in croce....ma in modo figurato, e vedessi quanti ne incontrerai.....buoni e cattivi carnefici finché non verranno anche a te le stimmate magari sottoforma di verruche fastidiose.non dimenticarti non per nulla sei stato giudicato miglior sguattero dell´anno 1222  e sei destinato a vincere il premio sguattero d´oro. (il titolo piú ambito da tutti gli sguatteri del mondo.)(per farvi capire una specie di pallone d´oro) detta cosí in termini calcistici ! nonostante francesco non fosse in splendida forma; non mancava certo di scherzare ! la sua ironia mi piaceva; ed ascoltarlo era un piacere,ma guai a parlargli di" BERLUSCONI o DEI SINDACATI," CGL.CSL.perché come ho giá acennato lui vedeva in tutti un riflesso dello splendore di "DIO."si dedicó a me con umiltá e amore le sue parole mi risuonavano nella mente dolci e persuasive.  avvolto nel suo umile saio mi parló dei dominatori di un era scomparsa,e dei futuri dominatori,la lega nord....etc...mi parló un gran bene di bossi,e del fatto che volesse dividere l´italia, ma infondo lui era buono con tutti.mi parló del suo infruttuoso viaggio in egitto , e di come intendeva riportare all´ovile le sue pecorelle smarrite,la "Fiat,che aveva smarrito la strada qualche tempo fa in Polonia";dimenticando come si arriva a Pomigliano. di come avesse in mente un piano per riportare la "BP Petroli" a recitare il mea culpa; di come convincere  LIPPI a non far giocare GILARDINO E IAQUINTA contro i Cechi che saranno si ...cechi!!- ma mica sono fessi.tutto questo accadeva mentre si consumava  due tortillas di maizena,e due patate cotte sotto la cenere,piú che un pasto veloce,sembrava uno snack consumato in fretta davanti al "MCDONALDS´"TIPO PAUSA PRANZO:quando mastro Tore da cimitile, che mi accompagnava nel mio viaggio disse: ( piccola descrizione di mastro "Tore"da cimitile: egli era un calzolaio,che badava piú ai fatti d´altri che ai suoi legacci,era un ometto esile ma  di  buona statura bravo anche come falegname.unico difetto credeva di sapere tutto di tutti,cosi si rivolse a francesco) e gli disse:FRANCESCO che dio vi benedica non per togliere la trave che l´uomo ha ricevuto nell´occhio mentre cercava la pagliucola in quello del vicino,ma per Dindirindina,oh che tu fai?-

ma perché "Dio" si mostri  all´ "omo" mica deve attendere il giudizio universale!!! sentire parlare cosí il calzolaio del mio paese, mi venne in mente quando portavo a riparare le scarpe nella sua bottega,sembrava che dovesse rifare il motore di una lamborghini; piú che cambiare un paio di suole a delle scarpe vecchie. anche i prezzi somigliavano piú alle prestazioni di un  officina meccanica di lusso ;che non ai prezzi di un bravo solajariello.io penso che si pagava di piú  per la spiegazione del danno , che non per  la prestazione vera e propia. ( per questo era soprannominato martellucce d´oro) "martellino d´oro".mentre pensavo dentro di me queste cose,la risposta di francesco non si fece attendere, e con voce soave ed un sorriso da tremila W. da illuminare la notte piú tetra il poverello d´assisi , piú tardi divenuto il patron d´italia. disse sedete frate "tore"... lí ... indicando un sacco disteso sulla nuda terra."mastro tore"non si fece ripetere l´invito due volte e mentre con una mano toglieva una patata dalla cenere, con tono altrettanto soave disse: dite benedetto da "dio."

  Francesco disse:

fratello tore su  togliete lo sguardo dalla nuda terra e vedrete nei celesti campi fiorire l´orsa maggiore , sentirete odore di malva e di ginestre . e come me berrete aria d´amore e di salute! e pei campi nelle ore ferve, raccoglierete i suoi aromi.o frate tore ,spogli la tua logorata anima dagli acciacchi , perché dopo l´autunno ci sará tempo per  la primavera! quindi lascia che il tuo core´non si rattristi col cadere delle prime foglie. che ne dite voi fratello antonio: a me mi venne spontaneo dirgli non lo so.... a´francé!!!io in vita mia durante tutto questo viaggio che me ha portato fino a quí...."ncho´VISTO SOLO L´INVERNO. pe´falla´ m"... breve,io non ho mai visto il cinguettare degli uccelli segno che´a" primmavera nun me ha neanche sfiorato.... o´ a francé minimo fino adesso, ma ora che ci siamo incontrati, e che mi hai ragguagliato sulla mia vita; dicendome che sono come te anzi che piú de te me verranno le stimmate !!!

da mo ad adesso le cose cambieranno o no?!!! certamente se non propio a primmavera ma qualche sora usignola nel resto da´ a´ vita pure me dovrá capitá.

te che "ddici... a francé!!! a parte gli scherzi ascoltarlo fu come piantare un seme che col tempo ti porta molta soddisfazione,ebbi la forza necessaria per nascondere nel mio cuore tutta la mia tristezza mi resi conto come la mia vita fosse stata grama fino ad allora, in quel incontro venne fuori tutta la mia spossatezza morale,mi salí tutto all´esterno,fu un delicato e particolare momento psicologico a cui non riesco a dare una corrispondenza appropriata.certo era che la sua parola inaspettata  mi schiariva da quell´atmosfera grigia e opaca che mi aveva da sempre accompagnato.mi vergogno ad ammetterlo,ma solo dopo averlo visto ed avergli parlato,mi sembrava che il celo si schiarisse,riuscivo a vedere nel celo in lontananza,al di lá del grande carro tutte le ingiustizie e i dolori dall´omo sofferti; mentre al di quá del piccolo carro, le gioie immense riuscivo a vedere la stella polare che sta in coda all´orsa minore.con la coda degli occhi intravidi l´airone bianco intendo a portare giustizia,sul  lido africano,e vidi un bambino carezzargli   un´ ala...... stranamente era un bambino sano!!!!e quando francesco con la sua mano toccó la mia spalla, ebbi un emozione cosí ricolma... cosí completa,fu un attimo d´incanto,sentivo il mio cuore come impigliato tra le reti di due pescatori,intenti a riportarmi in superfice la dove il mare infinito non infuria e risplende purissimo sotto un celo calmo che volge al tramonto.da allora i miei rapporti con dio sono cambiati.(RICETTA):per  lui cucinai fegato di montone all´uva. ricetta antichissima per realizzarla occorrono 800gr.di fegato,

le fettine sono tagliate sottilissime con 30 grammi di strutto vengono  fatte rosolare, viene aggiunto un vino corposo,cento grammi di acini d´uva bianca.

mantecate con un po´di burro in modo da ottenere un fondo al vino bianco toglietelo dal fuoco e aggiungetevi un pó di amido di mais in modo da comporre il fondo facendo attenzione a non lasiarlo ridurre troppo,salate e pepate q.b. prendete delle foglie di uva sbollentatele in acqua,mettetele in una teglia da forno adagiandovi il fegato e il fondo e lasciate rapprendere per qualche minuto in forno. é una ricetta antichissima, voi potreste usare il fegato di vitello,e magari sostituire lo strutto con un pó di lardo di colonnata. abbinateci un bel greco di tufo.  buon appetito . 

 

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B
Grande blog. Grazie per le informazioni .
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A
grazie
A
grazie scusa il ritardo ma sono sempre in giro per lavoro.